Nel corso del 2020 la città di Carbonia, centro principale della parte sud-occidentale della Sardegna, è stata candidata insieme ad altre 27 città italiane a concorrere per il titolo di Capitale della cultura del 2022. La sua corsa purtroppo è terminata prima della fase finale, ma la sua candidatura ci consente di capire quanto l’aspetto culturale rappresenti un’importante risorsa per questa giovane città.
Nonostante la sua giovane età infatti – venne fondata “solo” nel 1938 –, Carbonia vanta una storia piuttosto ricca di eventi significativi. Nata nell’era del fascismo italiano, ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo economico del territorio, dovuto soprattutto alla presenza di giacimenti carboniferi che hanno rappresentato una risorsa a livello nazionale. La miniera di Serbariu è stata il polo centrale di estrazione che spinse migliaia di persone a raggiungere la Sardegna per vivere a Carbonia.
Queste radici sono ancora oggi molto solide e rivivono attraverso eventi culturali che puntano alla valorizzazione del territorio. Gli edifici della stessa miniera hanno subito un processo di riqualificazione e sono tornati a vivere sotto forma di musei, spazi espositivi e sede di associazioni culturali che hanno saputo onorarne la memoria. Un esempio di successo è sicuramente il Carbonia Film Festival, evento cinematografico riconosciuto a livello nazionale oggi giunto alla sua decima edizione.
Carbonia non vuol dire solo miniera però: disseminati lungo il territorio cittadino si trovano diversi siti archeologici di interesse risalenti al neolitico, come la necropoli a domus de janas presente nel parco urbano di Cannas di Sotto, o ancora il parco archeologico di Monte Sirai, con i resti di un di un centro fortificato fenicio-punico risalente al VII secolo a.C. Dall’altopiano di Monte Sirai è inoltre possibile godere di un panorama che esalta il paesaggio del Sulcis, in particolare durante le notti stellate estive dove il parco diventa teatro di spettacoli e concerti all’aperto.
Vivere a Carbonia oggi rappresenta inoltre uno stimolo quotidiano all’esplorazione del territorio circostante. La città infatti è circondata da innumerevoli siti d’interesse, che si tratti di località marittime o luoghi d’importanza storica come siti archeologici e minerari. La costa sud-ovest del territorio sulcitano vanta decine di chilometri lungo le quali si snodano bellissime spiagge, calette, insenature e scogliere.
Carbonia è un ottimo punto di snodo per chiunque voglia spingersi alla scoperta di nuovi paradisi incontaminati. Ogni costa è raggiungibile in poche decine di minuti sia con auto che con mezzi pubblici e il litorale presenta una costa molto varia, pronta a soddisfare tutti i gusti, con località marittime invidiate in tutto il mondo: dalle grandi spiagge di Fontanamare e Porto Pino alle scogliere selvagge dell’isola di Sant’Antioco.
Partendo da Carbonia, in un solo giorno è possibile fare una visita guidata della miniera, spostarsi poi a Sant’Antioco per un pranzo a base di pesce sul lungomare, fare una passeggiata nel centro della vicina Calasetta prima di concedersi un aperitivo davanti al porto con vista sul tramonto, e concludere infine la giornata di nuovo a Carbonia con una pizza croccante in una delle tante pizzerie del centro. Per un intero weekend consigliamo invece di prendere il traghetto in direzione di Carloforte per visitarla in lungo e in largo, dalle suggestive stradine del paese fino alle incantevoli calette che si nascondono lungo la costa.